Iniziative della fase "DOPO GET UP" |
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MIGLIORARE IL TRATTAMENTO PRECOCE DELLE PSICOSI: - Programma e informazioni Congresso
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Il Programma Strategico GET UP (Genetics,
Endophenotypes and
T reatment:
Understanding early
Psychosis) si articola
in 4 Progetti armonizzati fra loro, così costituiti:
COORDINATORE NAZIONALE PROGRAMMA STRATEGICO:
Mirella Ruggeri (Verona)
1. Progetto Capofila:
PIANO
(Psychosis:
Early Intervention
and Assessment
of Needs
and Outcome)
Coordinatore Scientifico: Mirella Ruggeri (Verona)
Fanno parte del Progetto PIANO le seguenti Unità Operative:
UO Veneto Occidentale: Coordinatore Antonio Lasalvia (Verona);
UO Veneto Orientale: Coordinatore Paolo Santonastaso (Padova);
UO Firenze: Coordinatore Maurizio Miceli (Firenze);
UO Bolzano: Coordinatore Stefano Torresani (Bolzano);
UO Life Events Firenze: Coordinatore Carlo Faravelli (Firenze).
2. Progetto TRUMPET
(TRaining
and Understanding
of Service Models
for Psychosis
Early
Treatment)
Coordinatore Scientifico: Giovanni De Girolamo
Fanno parte del Progetto TRUMPET le seguenti Unità
Operative:
UO Emilia: Coordinatori Giovanni Neri (Modena), Franco Giubilini
(Parma);
UO Romagna: Coordinatori Daniela Ghigi (Rimini), Francesca
Pileggi (Bologna);
UO Niguarda Milano: Coordinatore Angelo Cocchi (Milano);
UO S. Paolo Milano: Coordinatore Silvio Scarone (Milano);
UO Communication Skills: Coordinatore Christa Zimmermann (Verona).
3. Progetto GUITAR
(Genetic
data Utilization
and Implementation
of Targeted
Drug Administration
in the Clinical Routine)
Coordinatore Scientifico: Massimo Gennarelli (Brescia)
Fanno parte del Progetto GUITAR le seguenti Unità Operative:
UO Genetica: Coordinatore Massimo Gennarelli (Brescia);
UO Neuropsicofarmacologia: Coordinatore Luisella Bocchio (Brescia);
UO Biologia Molecolare: Coordinatore Maria Carla Ventriglia
(Roma);
UO LENITEM: Coordinatore Giovanni Frisoni (Brescia).
4. Progetto CONTRABASS
(COgnitive
Neuroendophenotypes
for Treatment
and RehAbilitation
of psychoses: Brain
imaging, InflAmmation
and StreSS)
Coordinatore Scientifico: Paolo Brambilla (Udine)
Fanno parte del Progetto CONTRABASS le seguenti Unità
Operative:
UO Imaging e Neuropsicologia: Coordinatore Matteo Balestrieri
(Udine);
UO Stress: Coordinatore Pierluigi Politi (Pavia);
UO Neuroimmunologia: Coordinatore Gianvito Martino (Milano);
UO Modelli Animali: Coordinatore Marco Andrea Riva (Milano).
I Progetti PIANO e TRUMPET
hanno come obiettivo la messa a punto e la verifica dell’efficacia
nella pratica clinica di un intervento psicosociale specifico,
fondato sulle linee-guida, per i pazienti all’esordio
psicotico e i loro familiari Il Progetto GUITAR
si propone di identificare strategie farmacologiche personalizzate,
allo scopo di ridurre il numero di soggetti non responder
e di contenere i costi per la spesa farmaceutica. Il Progetto
CONTRABASS e’ volto ad indagare il
ruolo dei fattori morfofunzionali cerebrali e delle caratteristiche
neuropsicologiche nel modulare l’esito, la risposta
ai trattamenti e la reazione allo stress.
L’insieme dei progetti avrà un’elevata
ricaduta pratica nella messa a punto di strategie di prevenzione
e promozione della salute mentale.
PREMESSE
I disturbi psicotici
sono fra le cause di maggiore disabilità nel mondo.
Il 75% dei soggetti trattati può conseguire una remissione
sintomatologica a 6 mesi, ma solo il 20% riesce ad ottenere
un recupero funzionale soddisfacente; la maggior parte presenta
delle difficoltà di funzionamento psicosociale ed una
bassa qualità della vita. I familiari di questi soggetti
soffrono essi stessi di un significativo disagio psichico
che diminuisce le loro capacità di gestire il congiunto
in difficoltà e quindi può peggiorare l’esito
funzionale del paziente stesso. Gran parte del deterioramento
clinico e sociale dei soggetti psicotici si instaura entro
i primi 5 anni dall’esordio, il che sta ad indicare
che occorre intervenire precocemente nei pazienti al primo
episodio psicotico, per ottenere una rapida remissione dei
sintomi, prevenire il deterioramento del funzionamento, migliorare
le capacità di coping ed adattive, e fornire, al paziente
ed ai suoi familiari, informazioni precise su origini, evoluzione
e fattori di rischio per possibili ricadute del disturbo.
Gli interventi psicosociali specifici per il trattamento degli
esordi psicotici sono risultati efficaci in alcuni studi clinici
randomizzati, ma ben pochi sono gli studi che hanno esaminato
l’efficacia di questi interventi nella pratica clinica.
Questo studio ha pertanto lo scopo di indagare l’efficacia
di tali interventi nella pratica clinica, nonché di
individuare le situazioni in cui tali interventi potrebbero
essere inefficaci o addirittura controindicati. Il progetto
mira inoltre ad acquisire conoscenze sui correlati ambientali,
psicologici, biologici e clinici di gravità dei quadri
clinici, e sui predittori di decorso e di risposta ai trattamenti.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO
Verranno invitati a partecipare al Progetto i Centri di Salute
Mentale (CSM) di Veneto, Emilia Romagna, della provincia di
Bolzano e Firenze e dei Dipartimenti di Salute Mentale dell’Ospedale
Niguarda e San Paolo di Milano, pari a circa 10 milioni di
abitanti, con un coinvolgimento prevedibile di oltre 100 CSM,
in ognuno dei quali è prevedibile vengano arruolati
4-8 soggetti all’esordio psicotico /100.000 abitanti
per un numero complessivo minimo di circa 400 soggetti. I
progetti PIANO e TRUMPET
avranno l’obiettivo di mettere in atto un disegno randomizzato
controllato a due bracci di trattamento in cui ciascun Centro
di Salute Mentale rappresenta l’unità di randomizzazione.
La randomizzazione dei Centri avverrà per strati definiti
in base a caratteristiche dell’area di reclutamento,
specifici requisiti strutturali e di risorse dei servizi.
Nei CSM assegnati al trattamento sperimentale basato sulle
linee-guida, i pazienti:
(a) riceveranno un ciclo di 30 sedute di Psicoterapia Cognitivo-comportamentale,
(b) verranno seguiti da un operatore dedicato, secondo il
modello del case management;
(c) le loro famiglie seguiranno un ciclo specifico di psico-educazione
Inoltre, gli operatori che prenderanno in carico i pazienti
riceveranno una formazione specifica alla comunicazione e
alla relazione con il paziente psicotico.
Nei CSM assegnati al trattamento di controllo i pazienti saranno
trattati secondo le modalità abituali di quel centro
senza nessun intervento ulteriore.
I Progetti GUITAR e CONTRABASS
opereranno, in stretta connessione tra loro e con gli altri
due progetti valutando gli stessi pazienti inclusi in PIANO
e TRUMPET.
GUITAR indagherà le caratteristiche
genomiche e proteomiche per identificare marcatori biomolecolari,
polimorfismi genici e variazioni proteiche associati a sintomatologia
specifica, endofenotipi cognitivi e neurofunzionali correlati
all’ efficacia dei farmaci. CONTRABASS
identificherà indici di morfo-funzionalità cerebrale
di valore prognostico e dimensioni neuropsicologiche suscettibili
di miglioramenti legati alle terapie attuate e caratterizzerà
i substrati biologici dello stress specifico dei disturbi
psicotici.
Previo consenso informato, ai pazienti arruolati sia nei CSM
che attueranno l’intervento sperimentale che in quelli
che attueranno l’intervento “di routine”
verrà somministrata una serie di strumenti di valutazione
al baseline e dopo 9 mesi. Nei pazienti saranno rilevati:
eventi stressanti (primi 15 anni di vita, anno che precede
l’esordio, periodo che segue l’esordio); adattamento
e QI premorboso; stili genitoriali; abuso di sostanze; sintomatologia;
funzionamento globale; disabilità sociale; insight;
bisogni di cura; qualità della vita; soddisfazione
verso i servizi; effetti collaterali dei trattamenti
farmacologici e caratteristiche del decorso. Nei familiari
verranno valutati disagio emotivo, carico familiare, expressed
emotions, soddisfazione per i servizi ricevuti. Le misure
di esito primarie dello studio di efficacia del trattamento
a 9 mesi per i pazienti saranno:i sintomi positivi e negativi,
il funzionamento e la riduzione del numero di ricadute. Le
misure di esito secondarie saranno: il benessere soggettivo
autovalutato e soddisfazione dei pazienti, il carico assistenziale,
il disagio emotivo e la soddisfazione per i servizi ricevuti
nei familiari.
RISULTATI ATTESI
I CSM che parteciperanno al Progetto acquisiranno competenze
ed esperienze specifiche nell’ambito della valutazione
delle psicosi; tali competenze andranno a costituire una base
conoscitiva di grande utilità per l’avvio di
esperienze analoghe negli altri DSM italiani. I centri di
salute mentale i cui operatori riceveranno la formazione agli
interventi specifici acquisiranno competenze organizzative
e cliniche che saranno in grado di modificare le pratiche
attuate nei servizi e favoriranno la diffusione di tali approcci
anche ad altri DSM. Gli operatori dei centri di salute mentale
che saranno randomizzati al gruppo di controllo, potranno
acquisire al termine dello studio analoghe competenze cliniche
e organizzative. I dati ottenuti renderanno possibile identificare
il profilo dei pazienti e familiari che rispondono maggiormente
a tale approcci con identificazione precoce di tipologie di
pazienti a prognosi favorevole e stimoleranno nuovi studi
per costruire interventi diversificati indirizzati ai non
responders o a coloro che non accettassero questo approccio.
Sarà possibile identificare i fattori ambientali associati
con l’insorgenza e con specifici tipi di decorso ed
esito delle psicosi e ciò sarà di guida per
effettuare interventi preventivi . L’arruolamento di
un coorte di pazienti all’esordio psicotico valutata
al baseline e con un follow-up a breve termine (9 mesi) nei
quali verrà raccolto DNA e materiale biologico in congiunzione
con dati clinici d’esordio costituira’ una Bio-Banca
di fondamentale importanza per identificare marcatori di evoluzione
a breve e lungo termine e consentirà di effettuare
in futuro, rintracciando i soggetti arruolati nello studio,
follow-up ulteriori, a medio e lungo termine. Sarà
possibile effettuare analisi costi/benefici relative al vantaggio
che valutazioni farmacogenetiche, morfometriche e neuropsicologiche
producono in termini di trattamenti più mirati relativamente
alla spesa per farmaci, servizi, recupero o mantenimento del
funzionamento del paziente e dei familiari.
MODALITÀ ORGANIZZATIVE
Dopo contatti personali con i Direttori dei DSM dei territori
coinvolti, verranno organizzate nel mese di marzo-aprile 2009
Riunioni con i Referenti dei DSM, dei Servizi di Salute Mentale,
dei CSM e degli SPDC dei territori interessati in cui verrà
presentato il protocollo di attuazione della parte del Programma
Strategico GET UP concernente le attività di
PIANO e TRUMPET. Tale protocollo verrà ampiamente discusso
e rimodulato sulla base dei commenti emersi. Ai CSM verrà
poi sottoposta una Proposta che essi dovranno sottoscrivere
in una Lettera di accettazione che li impegnerà, limitatamente
alle attività condotte da PIANO e TRUMPET, a: - accettare
la randomizzazione - accettare di fornire i dati sulle caratteristiche
di risorse, strutture e approcci terapeutici dei singoli CSM
- costituire a livello locale una mini-equipe dedicata per
la realizzazione dell’intervento secondo i requisiti
del protocollo (solo per i CSM inseriti nel braccio sperimentale)
- inviare gli operatori individuati al training (solo per
i CSM inseriti nel braccio sperimentale) - consentire l’arruolamento
dei pazienti in ragione del numero minimo previsto dal protocollo
- facilitare la conduzione del progetto a livello locale,
inclusivo di valutazione dei pazienti e dei familiari - consentire
e facilitare la quantificazione degli interventi messi effettivamente
in atto nei confronti dei pazienti e del loro familialre -
individuazione di un referente locale che coopererà
alla raccolta dati e faciliterà le valutazioni al livello
del singolo CSM - garantire una buona documentazione clinica
per i pazienti arruolati - partecipare ai seminari sulle linee-guida
farmacologiche ed impegnarsi a rispettarne le raccomandazioni
Una medesima procedura di presentazione e discussione del
Protocollo verrà poi successivamente attuata per i
Progetti GUITAR e CONTRABASS, verosimilmente nel mese di maggio
2009.
Ai CSM partecipanti verranno garantiti: - formazione completamente
gratuita agli interventi psicosociali per le psicosi all’esordio
e presenza di personale nell’ambito del CSM che supporti
l’attuazione dell’intervento clinico e supervisione
agli operatori durante l’intero svolgimento del progetto
(per i CSM che verrano randomizzati nel braccio sperimentale)
- formazione gratuita alle linee guida per gli interventi
farmacologici nella psicosi all’esordio - presenza di
personale nell’ambito del CSM che attui le valutazioni
dei pazienti, senza gravare sugli operatori - supporto economico
per i costi locali dell’attuazione del progetto - condivisione
dei processi operativi e dei risultati ottenuti, e risconoscimento
pubblico del contributo fornito in tutte le presentazioni
e pubblicazioni che verranno prodotte; a tal fine verrà
siglato un documento per le assegnazioni delle Authorships
e per i diritti inerenti i dati raccolti - possibilità
di partecipare attivamente alla stesura dei lavori per chi
lo desideri - restituzione dei dati inerenti i pazienti dei
singoli CSM, con rappresentazioni sia delle caratteristiche
dei pazienti individuali che dell’intero gruppo dei
pazienti valutati
Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Mirella Ruggeri –
Coordinatore Scientifico Nazionale Programma Strategico GET
UP – Sezione di Psichiatria e Psicologia Clinica, Università
di Verona - tel 045-8124441; e-mail: mirella.ruggeri@univr.it