IL PROGETTO PICOS
(Psychosis Incident Cohort Outcome Study)

Uno studio multicentrico nella Regione Veneto sul ruolo dei fattori clinici, sociali, genetici e morfo-funzionali cerebrali nel predire l'esito dei nuovi casi di psicosi.

Il ruolo ed il peso relativo giocato dai fattori biologici ed ambientali nel determinare l'insorgenza della psicosi e nel condizionarne il successivo decorso ed esito resta una questione ancora in gran parte irrisolta. Pochi studi infatti hanno affrontato l'analisi dell'eterogeneità degli esiti delle psicosi attraverso la valutazione di diversi indicatori psico-sociali e l'esplorazione dei vari predittori in ciascuna dimensione dell'esito. Ancor meno studi hanno tentato di affrontare, all'interno di un'unica e coerente cornice sperimentale, lo studio di come i fattori di tipo genetico e psico-sociale interagiscano tra di loro nel determinare l'insorgenza e l'evoluzione delle psicosi; nessuno, inoltre, ha mai tentato di integrare negli studi di outcome psico-sociale i dati provenienti dalla genetica quantitativa e molecolare con le tecniche di neuroimaging funzionale.

Il presente progetto ha l'ambizioso obiettivo di colmare questa lacuna. Si basa sull'esperienza acquisita, sin dalla fine degli anni '80, sulla valutazione dell'esito presso la Sezione di Psichiatria dell'Università di Verona sotto la direzione di Michele Tansella e condotta, in particolare, dall'Unità di Valutazione dell'Esito coordinata da Mirella Ruggeri; si colloca, inoltre, all'interno di un più ampio programma di ricerca avviato recentemente dalla Sezione di Psichiatria volto all'integrazione dei fattori bio-psico-sociali nella valutazione dell'esito dei disturbi psichici.

Il Progetto PICOS (Psychosis Incident Cohort Outcome Study) è il primo studio multicentrico italiano, e uno dei pochi nel mondo, sull'esito dei nuovi casi di psicosi che giungono all'attenzione dei Dipartimenti di Salute Mentale.
Più specificamente questo studio intende chiarire, in una coorte di pazienti con diagnosi di psicosi all'esordio di malattia, il ruolo relativo dei fattori di natura clinica, sociale, genetica e morfo-funzionale nel predire l'esito clinico e sociale. Il Progetto usufruirà anche delle competenze specialistiche sviluppate da gruppi di Ricerca del Regno Unito. Il Progetto si gioverà anche dell'esperienza dei rappresentanti delle associazioni regionali degli utenti e dei familiari (AITSaM), che, con il Coordinamento della Sig.ra Tali Corona Mattioli, Presidente dell'Associazione, saranno coinvolti sia nella messa a punto del Progetto che nella sua conduzione, per quanto attiene al loro ruolo e competenza. Nello specifico, tali associazioni potranno fungere, attraverso un loro associato, da trait d'union tra i membri dei gruppi PICOS locali ed i pazienti e i loro familiari; inoltre, potranno garantire ai pazienti e ai loro familiari accoglienza, accompagnamento attraverso i percorsi di cura individuati dai vari servizi di salute mentale e, soprattutto, condivisione di esperienze; ciò potrebbe a sua volta, eventualmente, favorire a livello locale la nascita di gruppi di mutuo-auto aiuto.

Il Progetto PICOS si svolgerà sull'intero territorio della Regione Veneto ed identificherà i nuovi casi di psicosi che giungeranno all'attenzione dei Servizi Psichiatrici della Regione Veneto e delle Strutture psichiatriche convenzionate nell'arco di un periodo di 12 mesi. In generale, lo studio si propone di caratterizzare i nuovi casi di psicosi al momento dell'esordio e monitorarne l'evoluzione attraverso valutazioni periodiche (semestrali/annuali) per un periodo ottimale di 5 anni.
In particolare, gli obiettivi dello studio sono quelli di:
1) valutare l'esito clinico e sociale dei nuovi casi di psicosi ed i predittori di esito favorevole e sfavorevole;
2) esplorare le correlazioni esistenti tra le caratteristiche genetiche e l'esito clinico-sociale dei pazienti e la predittività di un particolare assetto genico rispetto ad una specifica dimensione dell'esito,
3) sviluppare un modello predittivo per l'esito delle psicosi che consenta di identificare precocemente i pazienti a rischio di sviluppare un esito "favorevole" e "sfavorevole"
4) indagare il rapporto esistente tra eventuali alterazioni morfo-funzionali a carico delle strutture cerebrali dei pazienti ed il loro esito clinico e sociale

I vantaggi che potranno derivare dal presente progetto saranno oltre che di carattere scientifico-speculativo (mediante un approfondimento delle nostre conoscenze sulle possibili variabili di suscettibilità delle psicosi e sulle eventuali cause genetiche sottostanti), anche di natura più squisitamente clinica, in quanto i risultati ottenuti potranno consentire di aprire nuove strade per l'individuazione precoce delle psicosi e di sviluppare tempestive e più efficaci strategie di intervento.


Oltre a fornire un significativo contributo di natura scientifica alla conoscenza delle psicosi maggiori, la realizzazione del Progetto PICOS consentirà di ottenere una serie di benefici addizionali per i Servizi di Salute Mentale partecipanti, che possono essere riassunti nei seguenti punti:
· aumentare la conoscenza e l'applicazione delle pratiche valutative a livello regionale;
· favorire la standardizzazione del dato clinico e la riflessione periodica sui pazienti affetti da psicosi in carico ai Servizi della Regione;
· aumentare la condivisione degli stili di lavoro e gli obiettivi fra i vari Servizi della Regione;
· aumentare le conoscenze sulla tipologia e sull'evoluzione delle psicosi dall'esordio in poi, nonché sulle modalità operative abitualmente messe in atto a livello regionale per il trattamento di questi disturbi;
· aumentare le conoscenze sui predittori di esito favorevole e sfavorevole nei pazienti affetti da psicosi in carico alle strutture psichiatriche della Regione Veneto.

Il Progetto PICOS si compone di 3 moduli:

· Il Modulo 1 "Valutazioni clinico-epidemiologiche" (Responsabile del Modulo: Dr. Antonio Lasalvia) è costituito da una serie di valutazioni che riguarderanno parametri clinico-sociali (quali psicopatologia, bisogni, qualità della vita, disabilità, funzionamento premorboso, carico familiare, soddisfazione verso i servizi) da effettuarsi al momento del primo contatto con il Servizio di soggetti affetti da un disturbo psicotico e da ripetere successivamente, con le seguenti cadenze: 6 mesi, 1, 2, 3, 4, 5 anni dall'esordio. Tale modulo è mirato a quantificare l'evolversi del disturbo e delle sue conseguenze nel tempo. Gli strumenti di misurazione previsti in questo Modulo andranno a costituire, una volta compilati, una Cartella Standardizzata di valutazione del paziente e dei suoi familiari, che consentirà dapprima di inquadrare a fondo i problemi del paziente appena entrato in contatto con un determinato Servizio, e successivamente di quantificarne i cambiamenti.

· Il Modulo 2 "Genetica" (Responsabile del Modulo: Prof.ssa Mirella Ruggeri) è centrato sull'analisi della familiarità per disturbi psichici e della predisposizione genetica alla psicosi. La partecipazione a tale modulo comporterà la ricostruzione della morbilità psichiatrica nella famiglia ed un prelievo per l'estrazione del DNA e la sua successiva analisi (a carico del Centro di Verona, in collaborazione con l'Istituto di Psichiatria di Londra). Tali dati verranno analizzati in collaborazione con la prestigiosa Socio-Genetic Unit dell'Istituto di Psichiatria di Londra.

· Il Modulo 3 "Brain Imaging" (Responsabile del Modulo: Dr. Paolo Brambilla) prevede un'analisi di eventuali anomalie e di vari altri aspetti morfofunzionali cerebrali che sarà attuata mediante esecuzione di Risonanza Magnetica Funzionale e successiva analisi dei dati ottenuti (a carico dell'Unità di Brain Imaging e Neuropsicologia della Sezione di Psichiatria di Verona). E' prevista una valutazione neuroradiologica all'esordio e, se possibile, la sua ripetizione al follow-up di un anno.

L'arruolamento dei Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Veneto è iniziata nel febbraio 2004 e l'adesione è stata a tutt'oggi massiccia, a coprire un territorio di riferimento dove vivono circa 3.800.000 abitanti, che costruiscono oltre l'85% degli abitanti della Regione stessa. L'inizio della raccolta dei dati è previsto per il mese di Ottobre 2004.